arnoldo trieste
È una tradizione che si rinnova da novant’anni. Era l'aprile del 1924 quando Attilio e Olivo Arnoldo, dalla Val Zoldana, aprirono la loro prima gelateria in viale Miramare 13 a Trieste.

Alla fine della Grande guerra numerosi erano i gelatai zoldani in città, e il motivo per cui in molti provenivano dall'alto Veneto è presto detto: «La storia inizia alcuni secoli fa - racconta Omar Arnoldo, titolare della gelateria - quando la Val Zoldana rientrava sotto la giurisdizione veneziana. Poiché questa terra abbondava di materie ferrose, i suoi abitanti erano dediti alla produzione di chiodi per la Repubblica di Venezia. Con la caduta della Serenissima, gli zoldani rimasero senza lavoro e se ne inventarono uno nuovo, dedicandosi alla produzione del gelato. Mio bisnonno Attilio assieme al fratello Olivo - continua Omar - agli inizi del Novecento per sfuggire alla miseria si trasferirono a Vienna per essere assunti come mastri gelatai. Con l'avvento della Prima guerra mondiale rientrarono in patria. E cessate le ostilità arrivarono a Trieste per proporre la vendita ambulante del gelato».

I due fratelli installano in via dei Crociferi il loro primo laboratorio artigianale.
Vi lavorano 11 zoldani, di cui 7 girano la città con i loro carrettini e gli altri 4 producono il gelato con un grande macchinario fatto arrivare da Vienna. Nel 1924 Olivo Arnoldo lascia l'attività ambulante e decide di aprire una gelateria, quella di viale Miramare, oggi locale storico. Nel 1928 primo cambio di gestione: il nonno Aurelio e lo zio Alberto subentrano nella conduzione del locale. Il vero boom arriva nei favolosi anni Sessanta. «I parenti che gestiscono l’attività - riprende l'imprenditore zoldano - si dividono e ognuno decide di mettersi in proprio: c'è chi va in Germania, chi si stabilisce a Marina Julia o a Opicina, altri restano in città.
Nella sede storica rimangono solo mio papà Angelo, mia mamma Danila e la nonna Francesca».

A cavallo degli anni Settanta e Ottanta la gelateria Arnoldo è fra le prime a proporre i piatti di gelato: gli spaghetti, gli gnocchi e la bistecca alla Bismarck. Oggi si contano oltre 50 gusti, tutti prodotti in modo artigianale secondo la tradizionale ricetta zoldana. Oggi Omar rappresenta la quarta generazione e continua questa tradizione di famiglia assieme alla moglie Johanna. «Per me gestire questo locale è una missione - sottolinea - visto che da qui è iniziata l'avventura degli Arnoldo a Trieste».

Ma qual è il segreto di tanta longevità? «Mio zio Berto e mio papà Angelo - conclude Arnoldo - dicevano che il cliente è padrone di casa e va sempre assecondato, ma oltre a ciò conta molto la qualità delle materie prime. In tempo di crisi non puoi comprare la felicità, ma almeno un gelato...»

[fonte: http://ilpiccolo.gelocal.it ]